YOGA NELLE SCUOLE

Un percorso verso l'esplorazione - la condivisione e il rilassamento

Il percorso che andrò a proporre si muove per rispondere al bisogno di stimolare nei bambini, una relazione più salutare, gioiosa e consapevole con il proprio corpo. La sedentarietà, la passività, non solo “atrofizza” i muscoli, ma “atrofizza” anche l’aspetto mentale. La nostra mente si abitua a schemi quotidiani, questo porterà nel tempo ad impigrirsi e a non aver più desiderio e consapevolezza del proprio corpo e di cosa sia in grado di svolgere. 

Attraverso lo Yoga, giochi di riscaldamento, letture dei libri, conversazioni, musica, disegni, il percorso permetterà di scoprire le proprie emozioni e i propri sentimenti, anche quelli negativi per conoscerli, comprenderli, accettarli e trasformarli senza averne timore.
 
L’azione si soffermerà in particolar modo su ciò che il bambino prova in una precisa circostanza, per aiutarlo ad analizzare le diverse emozioni e sensazioni percepite fisicamente e dar loro un nome. Dare un nome a ciò che sta avvenendo in lei o lui ti porterà ad aiutarli, poi, non solo a conoscere le emozioni, ma riconoscerle successivamente, in sé stesso e negli altri, in un allenamento che durerà tutta la vita. La novità, l’inconscio, la rabbia, la felicità sono alcuni degli aspetti emotivi su cui ruoterà l’intero percorso, che vedrà le diverse emozioni trattate da un punto di vista creativo, espressivo, musicale, yogico. In particolare saranno trattate le emozioni principali: felicità, tristezza, paura, rabbia, disgusto. 

Tutto tarato nei limiti nel rispetto delle difficoltà e punti di forza di ogni singolo bambino. Il mettersi in gioco e lo sperimentare aiuterà il conduttore ad osservare la risposta dei bambini.

Il fondere, mischiare yoga e arte, per riconoscere le proprie emozioni, aiuterà a creare fra di loro una “tela di colori differenti”.
 
La libertà di movimento è fondamentale per avere una crescita creativa, non solo fisica ma anche mentale; molti studi hanno infatti dimostrato che l’equilibrio, il ritmo e la coordinazione assumono un ruolo molto importante sulle emozioni e sullo sviluppo intellettuale. Gli esercizi di yoga non sono competitivi ma sono uno dei modi migliori per incanalare l’energia e l’ascolto di sè.
Anche i ragazzi e gli adulti iperattivi diventano più calmi e acquisiscono maggiori capacità di concentrazione dopo le posizioni dello Yoga. La “lentezza”, la fluidità con la quale vengono effettuate le posizioni è fondamentale per un bambino che oggi appare avere uno stile di vita estremamente frenetico e pieno di impegni. 
 
L’Immaginazione guidata è uno strumento per liberare la creatività e aiutare ad esplorare il proprio mondo interno in armonia con l’ambiente esterno. 
L’immaginazione è uno strumento di apprendimento estremamente efficace: il suo uso rafforza le capacità di concentrazione, di memoria, migliora il rendimento scolastico e garantisce un ottimo svolgimento negli sport.
I bambini pensano continuamente per immagini. Imparano a conoscere le cose usando tutti i loro sensi; tuttavia perdono questa capacità naturali di apprendere con le proprie immagini sensoriali a meno che noi non le rafforziamo.
 
Si impara di più quando si è rilassati. Le informazioni sono più accessibili quando le onde cerebrali seguono il ritmo più lento. Quando ci isoliamo dalle distrazioni che ci circondano e ci concentriamo sul respiro e sul rilassamento muscolare, le nostre onde celebrali rallentano il ritmo. 
 
Lo Yoga è una disciplina altamente inclusiva, proprio perché permette di conoscere il proprio corpo e viverci in serenità. Non esiste un domani incerto o un passato ingombrante, esiste un presente da vivere a pieno, da assaporare in ogni momento, da conoscere per quello che è e non perciò che vorremmo, così come esiste un riscontro fisico reale, quello del nostro corpo, con le sue specificità ed unità. Non ci sono mai limiti definiti né possibilità definitive, ci sono i nostri percorsi per scoprire chi realmente siamo, senza mai farci definire da qualcosa di estremo a noi, ma nemmeno ci possiamo definire noi stessi. 

“Se vogliamo che il bambino diventi una persona creativa, dotata di fantasia sviluppata e non soffocata, dobbiamo fare in modo che memorizzi più dati possibili, nei limiti delle sue possibilità, per permettergli di fare più relazioni possibili, per permettergli di rivolgere i problemi ogni volta che si presenteranno [………………]. La fantasia è quella facoltà umana che permette di pensare a cose nuove, non esistenti prima. E’ libera di pensare a cose assolutamente inventate, nuove, mai esistenti, ma non si preoccupa di controllare se ciò che pensa è veramente nuovo. Non è suo compito”. (Tratto dal libro di Munari)